Tradizioni della festa di San Giovanni

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07/06/2023
San Giovanni tortelli d'erbetta

Non dimenticatevi di prender la rugiada!

Sono tante le tradizioni e le feste popolari che ancora si tramandano e festeggiano in varie zone d’Italia: in Emilia-Romagna una di queste è la festa di San Giovanni.

Il 24 giugno, infatti, secondo il calendario cristiano, si ricorda la nascita di San Giovanni. Questa festa si mescola però alle vecchie credenze pagane, secondo cui, nelle notti attorno al solstizio d’estate, le erbe e le piante, bagnate di rugiada, acquisiscono nuovi poteri.

San Giovanni acqua
L’acqua di San Giovanni

Una tipica tradizione della vigilia di San Giovanni è quella di preparare l’acqua di San Giovanni: in un recipiente pieno d’acqua si mettono fiori come rose, papaveri, camomilla o lavanda insieme a rametti di rosmarino, menta e salvia. Il recipiente va poi lasciato fuori casa, in giardino o su un balcone, per tutta la notte, in modo che possa assorbire la rugiada del mattino.

Secondo le storie, l’acqua in questo modo acquisisce poteri curativi e purificatori e andrebbe usata per lavare mani e viso.

San Giovanni nocino
Altre usanze della festa di San Giovanni

Un altro rito è quello di lasciare sul davanzale 12 foglie di cipolla, una per ogni mese: quella che la mattina sarà maggiormente colma di rugiada, indicherà il mese più piovoso.

In questa notte un’altra usanza è quella di raccogliere le noci, necessarie per preparare il nocino. Si raccolgono noci verdi e acerbe, si tagliano, si pestano leggermente e si fanno riposare nell’alcol con le spezie e la scorza di limone: con l'aggiunta poi dello sciroppo, in inverno sentirete che buon liquore!
Scopri la nostra ricetta per preparare un buon nocino della tradizione

Altra credenza è quella di osservare il volo delle lucciole: se volano rasoterra l’estate sarà molto calda, se invece volano sfiorando i rami degli alberi, l’estate sarà più fresca.

I TORTELLI D'ERBETTA DI SAN GIOVANNI

Nel cuore della Food Valley, non poteva mancare una tradizione culinaria per San Giovanni: i tortelli d’erbetta. Si pensa che l’origine venga da un’usanza cristiana che prevedeva per San Giovanni di rinunciare alla carne sostituendola con piatti a base di latticini.

Così nascono i tortelli d’erbetta, una pasta ripiena di forma quadrata e dal bordo seghettato, ricolma di ricotta ed erbette, condita con burro, salvia e Parmigiano Reggiano.
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Ricordatevi di prendere la rugiada: la sera del 23 è usanza mangiare all’aperto o, in caso di maltempo, lasciare finestre e porta aperta, così da poter comunque ricevere gli influssi benefici della notte più corta dell’anno.

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