Il nostro impegno per l'ambiente

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Preservare la biodiversità

Per noi di Parmamenù è fondamentale il legame con il nostro territorio e la nostra tradizione: in questo viaggio non potevamo che partire dalla terra.
Abbiamo creato la nostra azienda agricola sulle colline di Salsomaggiore Terme, e abbiamo iniziato ad impegnarci per preservare la biodiversità di questa magnifica zona.
Abbiamo piantato ulivi autoctoni, vigne, piante di pruno spino e un grande campo di grano.
Sul perimetro dei nostri terreni abbiamo posto i nostri alveari, perché le api con l'impollinazione, svlgono un compito fondamentale per migliorare e preservare la biodiversità.

Ogni volta che apriamo un nuovo punto vendita ci impegnamo ad acquistare un nuovo terreno per compensare la nostra impronta di carbonio.

Campo di grano -2

Ci impegnamo per ridurre gli sprechi alimentari, grazie anche a produzioni particolari come la nostra Fragrante, una birra in stile blanche, prodotta attraverso la fermentazione del pane di recupero.

Ogni giorno è una sfida per proteggere e preservare questa terra che ci ha visto crescere, offrendoci prodotti di qualità, unici al mondo e per questo straordinari.

Pane di recupero
La fragrante

L'economia circolare è un modello  sostenibile di produzione e consumo nel quale tutto ciò che viene scartato viene riutilizzato e diventa rifiuto solo sopo essere rientrato nel ciclo più volte.

Nei nostri ristoranti ogni giorno avanza del pane che raccogliamo per farlo fermentare e produrre la nostra Fragrante, una birra in stile blanche, ad alta fermentazione, dal colore giallo paglierino e schiuma abbondante.
Leggera, poco amara, con un sentore di arancia.

Ulivo secolare
L'oliveto

Quando si pensa a Parma non si pensa all'olio, eppure nel nostro territorio i primi ulivi arrivarono ai tempi degli Etruschi attorno al II-I secolo a.C.
Furono gli Antichi Romani a piantare i primi oliveti e a iniziare la produzione dell'olio nelle zone più collinari, dato il clima più mite.

L'olivocultura nel Parmense ebbe il momento di massima diffusione tra il XII e il XIV secolo, periodo nel quale le temperature mondiali si alzarono, favorendo lo sviluppo di questa pianta, come attestano gli ulivi plurisecolari sparsi nel territorio, come questo che si trova a Tabiano Bagni.

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